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Trattamento mirato delle cellule staminali leucemiche in vivo con nanoparticelle antagomiR-126 nella leucemia mieloide acuta


I trattamenti attuali per la leucemia mieloide acuta ( AML ) sono progettati per colpire le cellule blastiche in rapida divisione, senza essere tuttavia in grado di eliminare completamente le cellule staminali leucemiche.
Si ritiene che l'incapacità degli attuali trattamenti di eradicare efficacemente le cellule staminali leucemiche sia alla base dello sviluppo di recidiva o di resistenza della malattia.

Precedenti studi clinici hanno evidenziato che alti livelli di espressione di miR-126, una piccola molecola di RNA non-codificante, siano associati al profilo di espressione genica delle cellule staminali leucemiche.
A tal proposito, una ricerca clinica è stata condotta al fine di approfondire il ruolo svolto da miR-216, partendo dall'ipotesi che tale molecola contribuisca alla staminalità delle cellule e rappresenti quindi un target fondamentale per l'eliminazione delle cellule staminali leucemiche nella leucemia mieloide acuta.

Lo studio della rilevanza clinica dell'espressione di miR-126 nella leucemia mieloide acuta ha mostrato che l'aumentata espressione di questo microRNA ( miR ) è associata a una prognosi peggiore in un'ampia coorte di pazienti anziani ( con età maggiore o uguale a 60 anni ) citogeneticamente normali affetti da leucemia mieloide acuta e trattati con chemioterapia convenzionale.

La sovraespressione di miR-126 è risultata essere una caratteristica delle sottopopolazioni di cellule di leucemia mieloide acuta ricche di cellule staminali leucemiche e contribuisce all'auto-rinnovamento e al prolungamento della vita di tali cellule.

Dallo studio è infine emersa la concreta possibilità di un approccio terapeutico mirato verso miR-126 nelle cellule staminali leucemiche, utilizzando nanoparticelle veicolanti la molecola antagomiR-216.

I primi studi clinici hanno dimostrato che l'utilizzo di antagomiR-216 è associato a una riduzione in vivo delle cellule staminali leucemiche, probabilmente attraverso la deplezione della sottopopolazione di cellule quiescenti.

In conclusione, questi risultati suggeriscono che la terapia mirata nei confronti del microRNA miR-126 è potenzialmente in grado di interferire con l'attività delle cellule staminali leucemiche, aprendo così nuovi scenari nella gestione clinica dei pazienti con leucemia mieloide acuta. ( Xagena )

Dorrance AM et al, Leukemia 2015; 29: 2143-2153

Xagena_OncoEmatologia_2015



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